L’associazione islamica El Huda consegnerà tra oggi e domani il nuovo progetto per un luogo di culto in via Regina Pacis, che definirà in modo preciso come e dove la moschea della folta comunità avrà sede. E per sabato organizza una seconda marcia, per rivendicare i propri diritti di culto ad un giunta comunale “indisponibile a dialogare”. “La manifestazione la faremo, perché sappiamo bene che il Comune non accetterà il nostro progetto”, ha spiegato Icham Farchar, presidente dell’associazione. Ad indispettire gli islamici sono anche i continui proclami del centro-destra su pretese richieste di aiuti e soldi. “Non vogliamo – risponde – nemmeno un centesimo per la nostra sede. Vogliamo soltanto l’autorizzazione che la giunta ci nega, al resto ci pensiamo noi. Lo abbiamo chiesto già tante volte, ma le nostre richieste ci vengono rifiutate, ora ci riproviamo”. Il percorso della marcia è quasi identico rispetto alla prima: partenza dai palazzoni di via Circonvallazione, camminata lungo via Mazzini, passaggio per il centro storico fino a via Fenuzzi per il raduno finale davanti al Municipio.
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