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9 Marzo 2011

Cgil: “No all’apertura di negozi e centri commerciali il 17 marzo”

Continua la polemica sulla festa dell’Unità d’Italia di giovedì 17 marzo. La Regione ha deciso per la chiusura dei negozi, con deroghe che però riguardano le città d’arte e Sassuolo al momento non rientra in questa categoria. A seguito, quindi, della richiesta di alcuni commercianti della città di non rinunciare a un a giornata di lavoro, il sindaco Luca Caselli sta lavorando a un ‘ordinanza che consenta di tenere aperto la mattina di giovedì senza rinunciare però a una delle domeniche di apertura programmate. La Cgil, per contro, ribadisce il suo no all’apertura dei negozi e dei centri commerciali. Marzio Govoni, segretario della Filcams Cgil, ricorda che “la Regione Emilia Romagna, senza alcuna consultazione con le parti sociali, ha comunicato con una propria circolare che i negozi potranno essere aperti nelle zone dichiarate città d’arte, mentre per le restanti aree è sufficiente, spostare una delle aperture domenicali previste. Effettivamente è una discutibile interpretazione, che potrebbe avere come conseguenza l’apertura generalizzata degli esercizi commerciali anche a Modena”. “Le vendite di un giovedì di marzo – prosegue la Cgil – sembrano essere diventate ancora di salvezza del commercio. Nei centri storici di Modena, Carpi e Sassuolo la gran parte dei negozi sono chiusi di domenica, anche in circostanze straordinarie come il Festival della filosofia. Ipermercati e supermercati nell’intera provincia, possono, rispettando la chiusura, consentire ai propri dipendenti di festeggiare il 17 marzo, senza perdere un solo euro di vendite, spostate come sempre ne i giorni precedenti o successivi. Insomma, uno scatto d’orgoglio dei commercianti modenesi può ancora salvare ciò che resta di una Festa maltrattata”.

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