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08/11/2025 17:43

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10 Marzo 2011

L’edilizia riparte trascinata dall’export

Confindustria Ceramica continua a sfornare dati positivi per il trascorso 2010. Le esportazioni di piastrelle di ceramica sono cresciute nel 2010 in valore del + 5,65%. Sono in evidenza i fatturati realizzati negli Stati Uniti (+14,61%), Asia (+25,92%), Francia (+ 1,61%), Germania (+ 5%) e Russia (+ 9,78%) . Per l’anno in corso, invece, grazie anche alle previsioni di una più marcata crescita del commercio internazionale, l’industria delle piastrelle è stimata in crescita per i volumi fisici del + 1,6% , per poi accelerare al + 2,7 % nel corso del 2012. L’associazione pensa che la produzione di piastrelle supererà i 400 milioni di metri quadrati e le vendite a sfiorare i 420 milioni di metri quadrati, per un controvalore nell’ordine di 4,7 miliardi di euro. Anche per questo il presidente Franco Manfredini giudica allarmistica la voce di un presunto calo di ulteriore della produzione fino a 300 mln di metri. “Non vedo perché ci siano in giro queste Cassandre”, ha commentato. “Le previsioni che abbiamo per il futuro ci devono rassicurare, non deprimere”. “Quella di Casolari è un’analisi contraddittoria, incomprensibile e approssimativa visto che arriva proprio da un assessore al marketing del territorio del Comune di Sassuolo. Voglio ricordare che noi siamo ancora leader mondiali nelle esportazioni espresse in valore e anche le previsioni di una produzione a 300 milioni di metri quadri sono sbagliate nel momento in cui oggi i dati dicono esattamente il contrario: nonostante una situazione congiunturale in edilizia al minimo storico in America e nell’Europa occidentale, ci attestiamo comunque sui 400 milioni di metri quadri, mentre comincia a esserci una ripresa”. E conclude: “Nessun azienda italiana ha delocalizzato: diversa è invece l’internazionalizzazione produttiva, utile per servire i mercati locali esteri e che rappresenta anche un aiuto alle esportazione dall’Italia, che copre il segmento medio alto del mercato. E’ per questo che i più bravi esportano”.

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