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13 Aprile 2011

La traversa sul Secchia intitolata a Rolando Rivi

Si è svolta questa mattina, alla presenza dei sindaci di Sassuolo, Luca Caselli, e Castellarano, Alberto Caprari, assieme a membri di giunta e del consiglio comunale, autorità civili e militari, il parroco di San Michele don Ermes Macchioni e di san Giorgio don Romano Baisi, la cerimonia d’intitolazione della traversa sul fiume Secchia al “Martire della fede” Rolando Rivi, in concomitanza del sessantaseiesimo anniversario della sua morte. “Non potevamo intitolare a Rolando Rivi una via – ha commentato Caselli – perché esiste già una via Rivi a San Michele, ma credo che questo ponte che unisce Sassuolo a Castellarano, la sponda modenese a quella reggiana del Secchia, un’amministrazione guidata dal centro destra con un’amministrazione guidata dal centro sinistra , sia l’opera più adatta per una figura come quella di Rolando Rivi, barbaramente assassinato quando ancora era solamente un ragazzo, per puro odio politico, odio della fede e di ciò che rappresentava. Oggi il fatto che siamo tutti presenti, senza alcuna distinzione ideologica o politica, non può che rendere tutti noi orgogliosi”. Era presente all’intitolazione e alla benedizione del cippo con la targa, anche Guido, il fratello di Rolando Rivi, accompagnato da alcuni familiari. Rolando Rivi nacque il 7 gennaio 1931 a San Valentino. Aveva quasi 11 anni, quando non potendo più contenere dentro di sé la voce di Gesù che lo chiamava, disse ai genitori e nonni: “Voglio farmi prete, per salvare tante anime: poi partirò missionario per far conoscere Gesù, lontano, lontano”. Fu assassinato da un gruppo di partigiani del Gap il 13 aprile del 1945, a soli quattordici anni.

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