Domenica ricorre l’80esimo anniversario dell’uccisione dei partigiani Stefano “Nino” Piccinini di Sassuolo e Giorgio “Geppo” Fontana di Castellarano. Per ricordarli, domenica si terrà una doppia commemorazione. Alle 17 sarà posata una corona dove sorge il cippo a Stefano Piccinini, presso il ponte del Carnione a Levizzano di Baiso (località Poggio del Bue), nel luogo in cui il giovane trovò la morte combattendo. A seguire, intorno alle 18, nel luogo in cui sorge il monumento a lui dedicato presso lo Stadio Comunale Ricci di Sassuolo, sarà posata una corona per il cittadino di Castellarano Giorgio “Geppo” Fontana, coinvolto nello stesso episodio di “Nino”, catturato, torturato e fucilato a Sassuolo. L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza; saranno presenti esponenti delle amministrazioni comunali di Castellarano, Sassuolo e Baiso, responsabili di Anpi Baiso, Castellarano, Sassuolo, Fiorano e della Valle del Secchia.
Stefano e Giorgio erano due ragazzi saliti in montagna per non rispondere ai bandi della Repubblica di Salò, entrambi figli di genitori impegnati nella lotta al fascismo. Stefano (“Nino”) era di Sassuolo, aveva 18 anni e frequentava la IV dell’Istituto tecnico comunale a Villa Segrè, fu ucciso dai tedeschi nell’estate del ‘44. Giorgio (“Geppo”) era di Castellarano, aveva 19 anni, aveva lavorato da garzone.
