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07/11/2025 23:28

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21 Ottobre 2025

Sassuolo, serata tesa a Braida: il quartiere si confronta sul futuro della moschea

braida

Si è tenuto nella serata di lunedì un incontro pubblico molto partecipato presso il quartiere Braida, alla presenza del Sindaco, Matteo Mesini, della Giunta comunale e di numerosi cittadini. Al centro del confronto, ormai da mesi fonte di discussione in città e in Consiglio comunale, la possibilità di concedere a un immobile acquistato dall’Associazione islamica Al Medina – situato nel complesso “I Quadrati” – la destinazione d’uso a luogo di culto.

Una comunità divisa

Nonostante l’incontro fosse rivolto ai residenti del quartiere, molti cittadini da altre zone di Sassuolo hanno preso parte alla serata. Gli interventi si sono susseguiti numerosi e accesi, con una sala spesso scossa da applausi, fischi e interruzioni che hanno reso difficile la gestione dell’evento e impedito, in alcuni momenti, il regolare svolgimento degli interventi. Tra le voci contrarie al cambio di destinazione d’uso, si sono levate quelle dei consiglieri comunali Giuseppe Vandelli (Lega) e Stefania Giavelli (Fratelli d’Italia), oltre a vari cittadini del quartiere Braida. Le principali criticità sollevate hanno riguardato:

  • la richiesta di trasparenza sui fondi utilizzati per l’acquisto dell’immobile;

  • la mancanza di preavviso circa la possibilità di cambiare la destinazione d’uso dell’immobile;

  • i presunti disagi arrecati in occasione della festa islamica dell’Eid al-Adha, celebrata il 6 giugno;

  • il rischio di degrado urbano, associato da alcuni cittadini alla presenza di un luogo di culto;

  • il possibile deprezzamento degli immobili nella zona direzionale de “I Quadrati”;

  • la possibile spaccatura religiosa del quartiere, che potrebbe derivare dallo spostamento della sede del luogo di culto.

Dall’altra parte, molti cittadini e rappresentanti della comunità islamica hanno preso la parola per difendere il diritto costituzionale alla libertà di culto e la legittimità dell’utilizzo dell’immobile di proprietà dell’associazione. Più volte è stato ricordato l’articolo della Costituzione che tutela la libertà religiosa e il diritto a organizzare liberamente le attività associative, culturali e spirituali. E sul tema del degrado alcuni cittadini intervengono: “La sporcizia e la criminalità sono problemi che riguardano tutti i cittadini, senza distinzioni di cultura o religione”; “L’Islam non insegna a sporcare o a fare del male alle persone”; “Non lasciamo guidare le nostre decisioni dal pregiudizio”. A sostegno di queste posizioni, sono arrivate anche le dichiarazioni del consigliere del PD, Giuseppe Bove, e dell’assessora ai Lavori Pubblici, Maria Raffaella Pennacchia.

Il Sindaco: “Confronto utile, ma troppo concentrato sullo scontro religioso”

Durante l’incontro – rispondendo alle principali domande dei cittadini sul tema  – il Sindaco ha chiarito che al momento non è stata presentata alcuna richiesta formale di cambio di destinazione d’uso, e che un eventuale via libera potrà arrivare solo previa approvazione del Consiglio comunale. “Non ci sarà nessuna nuova moschea”, ha ribadito il primo cittadino, sottolineando che la proposta dell’associazione islamica riguarda solo un possibile trasferimento del luogo di culto già esistente in via Cavour (attivo dal 2009) in una nuova sede di loro proprietà. Il Sindaco ha infine espresso soddisfazione per il confronto avuto con i cittadini, “indipendentemente dalla posizione espressa”, ma ha anche criticato il fatto che “il dibattito si sia troppo spesso trasformato in uno scontro tra religioni, perdendo di vista i reali temi urbanistici e amministrativi.”

Non solo moschea: gli investimenti nel quartiere

Il dibattito sul luogo di culto ha però in parte oscurato la presentazione iniziale dell’amministrazione comunale, che ha illustrato i principali investimenti previsti per il quartiere Braida: dalla nuova illuminazione pubblica al completamento del parco di Braida, fino alla riqualificazione dell’ex civico 189 e al polo dell’infanzia. Tra i progetti già conclusi, è stato citato il recente cantiere delle scuole Vittorino da Feltre.

I prossimi passi

L’incontro ha confermato quanto il tema sia divisivo e delicato, non solo sotto il profilo urbanistico, ma anche sociale e culturale. Nei prossimi mesi, eventuali sviluppi dipenderanno dalla presentazione (o meno) della domanda ufficiale per il cambio di destinazione d’uso, che passerà poi al vaglio del Consiglio comunale.

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