Martedì i carabinieri hanno arrestato due giovani di 21 e 18 anni gravemente indiziati di tentata truffa aggravata, continuata ed in concorso, ai danni di una 78enne di Maranello.
I due, sospettati di essere incaricati alla riscossione di denaro o gioielli presso le abitazioni delle vittime, indotte in errore da falsi carabinieri che prospettano falsi incidenti stradali a congiunti, sono stati individuati a bordo di un’utilitaria nel territorio di Vignola. I carabinieri in abiti civili hanno osservato i due tra diversi comuni del modenese, fino a Maranello. Qui il 21enne ed il 18enne si sono avvicinati all’abitazione di un’anziana, contattata poco prima sul telefono fisso da una persona che, fingendosi un maresciallo dei carabinieri, le aveva riferito che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente, convincendola a fornire il numero di cellulare del congiunto. Quest’ultimo era stato subito dopo contattato da un complice che, con un pretesto, lo aveva indotto a recarsi alla stazione carabinieri di Modena Tassoni, al fine di impedirgli di comunicare con la stessa madre.
Sul posto, il figlio ha compreso l’inganno ed ha avvertito la madre, neutralizzando il tentativo di truffa. I due sospettati, che si erano già avvicinati all’abitazione, hanno cercato di fuggire, ma sono stati intercettati e bloccati lungo la tangenziale Sassuolo-Modena. Sono stati raccolti indizi a loro carico anche in relazione ad altri due tentativi di truffa commessi la stessa mattina nei comuni di Marano sul Panaro e Maranello, con lo stesso metodo.
Ieri il Giudice Monocratico del Tribunale di Modena ha convalidato l’arresto del 21enne e del 18enne disponendo nei loro confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e della permanenza notturna in casa.