Le aziende sanitarie modenesi ora possono contare su una Data Unit interaziendale, presentata oggi. La nuova organizzazione, composta da personale già in forza alle aziende ed integrata da personale dell’Università di Modena e Reggio Emilia, produrrà analisi approfondite sulle attività delle tre aziende, con l’obiettivo di ottimizzare i processi di cura e favorire la programmazione delle scelte sanitarie.
In ottica di integrazione dei dati sanitari, Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Nuovo Ospedale di Sassuolo Spa hanno firmato un accordo di contitolarità del trattamento dei dati clinici ed è stato creata, apputo, la Data Unit. L’accordo consente l’utilizzo in sicurezza di una grande mole di dati a disposizione delle tre aziende, e l’incrocio con altri database, ad esempio dati ambientali, climatici, di mobilità e inquinamento, già disponibili ma poco utilizzati. L’obiettivo è analizzare bisogni di assistenza, farmaceutica, offerta di prestazioni diagnostiche e chirurgiche, studiare com’è e come sarà la popolazione modenese, l’ambiente di vita, i fattori di rischio e quelli di prevenzione per rendere i servizi di oggi più rispondenti alle esigenze reali dei cittadini e prevedere ragionevolmente come queste si evolveranno in un futuro non lontano.
Per attuare la contitolarità, le aziende acquisiranno sistemi e applicativi comuni. A rendere possibile questo cambio di passo, infatti, è il progetto interaziendale di sostituzione ed evoluzione del SIO (Sistema Informatico ospedaliero), finanziato con fondi PNRR, che ha interessato inizialmente tre strutture, Policlinico, Ospedale di Baggiovara e Ospedale di Carpi. È proprio da queste tre sedi che ha preso il via il processo di unificazione, in una logica di progressiva estensione che porterà ad avere su tutta la provincia un’unica infrastruttura, definendo un “repository” unico per tutte le aziende, vale a dire che tutte condivideranno di base un’unica tipologia di dossier sanitario.
