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Abbattimento di 54 pioppi, le associazioni ambientaliste chiedono di rivalutare la situazione
mercoledì 28 luglio 2021
di Paolo Braglia
L’annuncio dell’imminente partenza delle operazioni di abbattimento di 54 pioppi cipressini nel parco Ducale ha provocato la reazione di alcune associazioni ambientaliste del territorio. In un comunicato inviato dal Comune nei giorni scorsi veniva specificato che gli alberi che saranno abbattuti a partire dal 2 agosto sono stati inseriti nella classe di propensione al cedimento "D": grado d'urgenza 1, cioè pericolosi perché a rischio schianto. Il circolo sassolese di Legambiente, Fridays For Future Sassuolo, Gruppo Naturalistico Sassolese, Terra Pace e Libertà e Lipu – Sezione di Modena in una nota contestano che la decisione sia stata “presa sulla base di una sola perizia, in mancanza di un’esplicita autorizzazione della Soprintendenza”; nel comunicato del Comune – citato precedentemente – viene riportata una dichiarazione del sindaco Menani che spiega: “Non avendo ricevuto alcuna comunicazione ostativa da parte della Soprintendenza coinvolta in merito all'intervento di abbattimento, abbiamo informato il Ministero dell'avvio dei lavori”. Le associazioni ambientaliste pongono alcune domande: “Perché non è stata chiesta una seconda perizia ad un agronomo che confermasse o meno i risultati del primo parere ottenuto? Perché non è stato deciso di intervenire con una certa gradualità negli abbattimenti, stabilendo una graduatoria delle pericolosità? Perché non si è atteso che la Soprintendenza esplicitasse un proprio parere tecnico e motivato, invece che ricorrere all’istituto del silenzio assenso? Non era possibile evitare l’abbattimento con un serio programma di monitoraggio, manutenzione e cura di alberature così preziose dal punto di vista ambientale e paesaggistico?”. Secondo le associazioni: “scelte così sbrigative tradiscono più l’intenzione di togliersi dalle spalle costi e responsabilità, piuttosto che una volontà di cercare un ponderato equilibrio tra tutela ambientale ed attività antropiche”. “Anche perché – aggiungono - questi abbattimenti fanno seguito a quelli precedenti di via Frescobaldi del marzo 2020, di via Radici del febbraio 2021, e degli altri esemplari di pioppi cipressini del “Cannocchiale ducale” - zona Ex-Goya del maggio 2020 dove, a fronte di qualche esemplare effettivamente cavo e pericoloso, la maggior delle alberature abbattute non presentava cavità nel tronco ed effettivo pericolo di schianto, come invece affermato dalla perizia che suggeriva il taglio”. La richiesta delle associazioni è quella di rivalutare la situazione, elaborando una scala che riporti la pericolosità dei singoli alberi e valutando eventuali interventi conservativi per casi meno critici.
(foto d'archivio)
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