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Consiglio comunale, porta a porta: tre interrogazioni per discuterne

Consiglio comunale, porta a porta: tre interrogazioni per discuterne

martedì 20 giugno 2023
di Elena Iacuzio

Ben sedici i punti all’ordine del giorno per la seduta di ieri del consiglio comunale. Di questi, tre riguardavano la gestione del nuovo sistema di raccolta differenziato che utilizza il porta a porta per plastica e carta. La prima, a firma di Stefano Bargi della Lega, chiedeva chiarimenti sulla posizione della giunta in merito alle criticità segnalate in questo primo periodo dai cittadini e su quali migliorie potrebbero essere apportate. A rispondere è stato il sindaco Gian Francesco Menani: “La giunta fin da subito si è espressa contraria al nuovo modello di raccolta dei rifiuti, ma non ha potuto opporsi o fermare la trasformazione – ha dichiarato - consapevole del fatto che ci sarebbero state criticità facilmente prevedibili, fin da subito è stato aperto tavolo di confronto con Hera”. Per questo in città è stata integrata una squadra di operatori per il recupero di eventuali abbandoni che comprometterebbero il decoro, sono stati avviati i tutoraggi richiesti ed è stato anticipato l’inizio della raccolta alle 5 invece che alle 6.
Simili i dubbi della capogruppo di Forza Italia Claudia Severi, che ha chiesto chiarimenti su quale sarà l’impatto economico della nuova modalità di raccolta dei rifiuti sui cittadini, quindi se sarà previsto un sistema che si avvarrà di premialità. Inoltre, la capogruppo ha posto l’attenzione sul decoro urbano, chiedendo se, in caso di necessità, il comune possa avvalersi dell’aiuto di associazioni per la gestione dei rifiuti. “Non è possibile prevedere ad oggi l’impatto del nuovo sistema sulle future tariffe – ha risposto l’assessore all’ambiente Ugo Liberi – perché le variabili che entrano in gioco nella determinazione delle stesse sono molteplici e si modificano di anno in anno. Ad oggi possiamo affermare che la Tari degli utenti sassolesi non si discosterà da quella del 2022. La tariffa puntuale, a livello regionale, è individuata quale strumento cardine per l’attuazione degli obiettivi definiti dal nuovo Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche (PRRB) e dovrà essere attivata su tutto il territorio regionale entro fine 2024, pertanto sarà la nuova amministrazione a decidere se, come e quando introdurre questo tipo di tariffa”. L’assessore ha concluso specificando che il comune si avvale già della collaborazione di organizzazioni di volontariato, in quanto con tali associazioni ha in essere una convenzione sia per attività di vigilanza ambientale sia per attività di protezione civile.
Più radicale, invece, la richiesta di Francesco Macchioni, che ha interrogato la giunta sulla possibilità di recedere dal porta a porta, per tornare ai tradizionali bidoni. L’assessore all’ambiente ha, però, chiuso la questione riprendendo la parola: “Il comune non può in autonomia decidere e chiedere di cambiare il modello di raccolta rifiuti – ha dichiarato – sia perché rischierebbe di essere oggetto di migrazione di rifiuti da parte dei comuni limitrofi, sia perché sussistono margini contrattuali che devono essere garantiti”.


 


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