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Il medico neo-laureato Elia Galli parte per l’Africa: volontario per un mese in Angola

Il medico neo-laureato Elia Galli parte per l’Africa: volontario per un mese in Angola

mercoledì 22 maggio 2024
di Paolo Braglia

Tra qualche giorno il medico neo-laureato Elia Galli partirà per una missione in Africa. Il dottor Galli, che a luglio dell’anno scorso ha portato a termine il proprio percorso di studi alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore e che negli ultimi mesi ha lavorato tra la provincia modenese e reggiana nell’ambito della medicina territoriale, il 30 maggio partirà per l’Angola per mettersi a disposizione dell’ospedale di Chiulo, cittadina situata nella provincia meridionale del Cunene, che confina con la Namibia. Il 26enne, nato a Sassuolo e residente nella vicina Castellarano, infatti, per un mese sarà impegnato con il “Wolisso project”, progetto organizzato dal SISM Segretariato Italiano Studenti di Medicina in collaborazione con Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione italiana che dal 1950 è impegnata nella promozione e nella tutela della salute delle popolazioni africane. 
“L’aspetto che più mi ha spinto verso la decisione di impegnarmi in questa esperienza è stata la volontà di tornare all’idea che avevo all’inizio del mio percorso di studi universitario, ovvero quella di aiutare il prossimo e chi ha più bisogno – racconta il dottor Galli -. Questo sentimento si era un po’ smarrito durante gli studi, infatti, considerata la mole di lavoro si perde un po’ il contatto vero con il paziente, quindi volevo recuperare questo senso di aiuto verso il prossimo”.
Il dottor Galli, che sarà affiancato da un medico specializzando o specialista, si troverà a lavorare in un contesto nuovo per lui: “Avrò la possibilità di frequentare il servizio di pediatria e ginecologia/ostetricia, gli unici nei quali possiamo lavorare in quanto gestiti da Cuamm – aggiunge il medico classe 1997 -. Ho già fatto esperienza in questi reparti, ma limitatamente al tirocinio curriculare. Inoltre, mi troverò in una realtà con risorse molto limitate da un punto di vista medico-sanitario, dove non è nemmeno scontato effettuare esami del sangue o avere disponibilità di farmaci che in Italia sono usati su larga scala, quindi le capacità cliniche del medico assumono un ruolo di primo piano”. La partenza per l’Angola è fissata per il 30 maggio, mentre il ritorno in Italia per il 28 giugno.



 


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