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“Più cura per chi cura”, campagna regionale contro la violenza su operatori sanitari e sociosanitari

“Più cura per chi cura”, campagna regionale contro la violenza su operatori sanitari e sociosanitari

giovedì 13 marzo 2025

Ieri, in occasione della Giornata di prevenzione contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari (che si celebra ogni anno il 12 marzo), ha preso il via la nuova campagna della Regione Emilia-Romagna con lo slogan “Più cura per chi cura”, che vuole riportare al centro la relazione tra professionisti sanitari e pazienti (e cittadini). Nella sala del consiglio provinciale di Modena, ieri si sono riuniti i tre direttori generali delle aziende sanitarie modenesi, Mattia Altini, Luca Baldino e Stefano Reggiani, insieme alle autorità locali rappresentate dal presidente della Provincia Fabio Braglia e dalla vicesindaca di Modena Francesca Maletti, che ha letto un messaggio di Massimo Mezzetti, in qualità di presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria provinciale. Durante l’incontro, professionisti hanno rappresentato, tramite racconti di esperienze, le diverse sfaccettature della prevenzione contro la violenza sul personale della sanità. 
In un comunicato congiunto, AUSL, AOU e Ospedale di Sassuolo Spa fanno sapere che nel 2024 complessivamente sono stati 424 gli episodi di violenza registrati sul sistema SegnalER (dato che esclude i casi di alterchi tra operatori, che sono un altro oggetto di rilevazione): 282 nelle diverse strutture Ausl, 108 in Aou, 34 all’Ospedale di Sassuolo Spa, in aumento rispetto allo scorso anno, anche se vi è stata a partire dagli anni 2023-2024 una modifica delle modalità di segnalazione e serviranno alcuni anni per individuare un andamento tendenziale. A questo proposito, è utile ricordare che in AOU di Modena sono stati registrati ulteriori 68 casi di aggressione rilevati con altre modalità (verbali del Servizio di Vigilanza e denunce infortuni) in continuità con gli anni precedenti. In una nota le aziende sanitarie modenesi sottolineano come la formazione continua sull’importanza della segnalazione e la diffusione di una cultura della sicurezza contribuiscono all’aumento degli episodi rilevati, così come sono fondamentali per le aziende sanitarie, per individuare le aree più critiche e porre in essere azioni di messa in sicurezza e di prevenzione. 
Degli episodi Ausl, il 24% riguarda i servizi di emergenza (PS e 118), il 25% servizi di Salute mentale, il 51% altri servizi in cui si ritrovano in particolare gli Ambulatori territoriali. Degli episodi Aou, il 49% riguarda i PS, il 5,6% la Salute mentale (intesa come emergenza psichiatrica che ha avuto un accesso tramite il PS) e il 45,4% le altre aree assistenziali (degenze, ambulatori, ecc); a Sassuolo, il 62% riguarda i servizi di emergenza, la parte restante altre aree mediche. La maggior parte delle segnalazioni – si ricorda che ognuna di esse può riportare più di una tipologia di aggressione tra fisica, verbale e verso cose o una sola tra esse - riguarda aggressioni di tipo verbale (il 66,5% per Ausl, il 73,7% per Aou) solo in quota minore vi è stata anche aggressione fisica (19,1% per Ausl e 21,2% per Aou). Riguardo le segnalazioni di Sassuolo (34 in totale), la maggior parte di queste sono riferibili ad aggressioni verbali, mentre le aggressioni fisiche verso gli operatori o contro la proprietà hanno interessato 7 casi.
L’Ospedale di Sassuolo SpA, nel 2024, ha attivato presso il proprio pronto soccorso un ‘pulsante’ di chiamata diretta verso il comando delle forze dell’ordine locali, che consente agli operatori di chiedere 24 ore su 24, con un semplice gesto, l’intervento delle forze dell’ordine locali, che avviene in tempi molto rapidi. Nei primi due mesi del 2025, il nuovo pulsante di chiamata diretta è già stato utilizzato 2 volte, con l’arrivo tempestivo di una pattuglia nel giro di pochissimi minuti. A Sassuolo un accordo tra direzione aziendale e commissariato, ha stabilito alcuni passaggi giornalieri di una pattuglia, tutti i giorni. Nel corso dell’anno, inoltre, è in fase di studio l’attivazione di un sistema di videosorveglianza da remoto, in tempo reale, dell’ingresso e dei locali del pronto soccorso, con un collegamento direttamente presso la caserma dei carabinieri di Sassuolo. Una scelta, questa, che consentirebbe di utilizzare eventuali immagini di eventuali future aggressioni anche dal punto di vista legale, avendo stabilito la nuova legge in materia come fragranza di reato anche la possibilità di utilizzo di immagini registrate. 
Le aziende offrono attivamente un supporto psicologico come ausilio a chi è vittima di aggressione nell’auspicio di aiutarlo a superare lo stress del trauma vissuto. 



 


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